La Borgogna è la patria di grandi e rinomati vini rossi che spesso danno un’immagine di se di prodotti rari e, soprattutto, economicamente (quasi) irraggiungibili.
Ma se si prova ad uscire dalla logica delle grandi Maisons e, soprattutto, da quella dei grandi distributori, si possono trovare eccellenti prodotti di nicchia abbordabili ed appaganti.
Tra questi vorremmo segnalare questo vino che nasce dall’assemblaggio di uve pinot nero provenienti da diverse parcelle argilloso-calcaree di territorio situato tra Saint-Aubin e Gamay che donano al vino le loro caratteristiche peculiari, mescolando in maniera molto equilibrata le note acide e croccanti della frutta con il gusto del cuoio, senza tralasciare la mineralità propria del terreno, conferendo al vino un’armonia che lo caratterizza.
La vendemmia avviene ancora manualmente, e la temperatura fresca conferisce all’uva un’inerzia di uno/due giorni che consentono al mosto di intrappolare i sapori dell’uva.
La fermentazione alcolica inizia di norma 10 giorni dopo la pigiatura e consente di esaltare i tannini, il colore e l’aroma delle bucce.
Al termine di questa fase inizia l’invecchiamento in botti di rovere per 15/18 mesi.
Se ne ottiene così un vino “freddo”, gradevole nei suoi gusti particolari ed identificativi, capace di lungo invecchiamento, che ben si sposa con le carni in umido, con l’anatra e con l’oca.